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Apparecchio acustico-

SORDITA' 

Sordità: Immagine

SORDITA' 

La funzione dell'apparato uditivo è quello di captare le informazioni sonore principalmente dall'ambiente esterno, trasmetterle sottoforma inizialmente di vibrazioni meccaniche e successivamente trasformale in impulsi nervosi ed elaborarle in modo da reagire agli stimoli socio-ambientali. Questa abilità consente la conoscenza del mondo e l'apprendimento della comunicazione linguistica attraverso la ricezione e la trasduzione dei suoni, grazie all'integrità anatomica e fisiologica delle strutture che costituiscono l'apparato uditivo. 

Per ipoacusia (dal greco "akovoic", "ascolto, percezione uditiva") si intende la diminuzione o la perdita completa della capacità uditiva conseguente a un deficit o a un danno di una o più componenti del sistema uditivo. E' un fenomeno trasversale che colpisce sia la popolazione pediatrica che quella adulta ed a seconda dell'età di insorgenza e della gravità, comporta diverse conseguenze per la persona. 

CLASSIFICAZIONE E TIPOLOGIE 

L'ipoacusia può essere unilaterale (ossia colpisce solo un orecchio) o bilaterale (ossia colpisce entrambe le orecchie). La perdita uditiva che si verifica può avere vari livelli di gravità, pertanto l'ipoacusia secondo una classificazione quantitativa può presentarsi di grado: 

  • Lieve: con soglia tra 20 e 40 dB;

  • Medio: con soglia tra 40 e 70 dB; 

  • Grave: con soglia tra 70 e 90 dB; 

  • Profondo: con soglia uguale o superiore a 90 dB. 

Le ipoacusie, ulteriormente, possono essere classificate in base alla zona del sistema uditivo danneggiata (classificazione qualitativa). Secondo questa classificazione l'ipoacusia può essere: 

  • Trasmissiva o di conduzione: quando il suono non è condotto in modo efficiente dal condotto uditivo esterno alla cassa timpanica che contiene la catena ossiculare dell'orecchio medio; 

  • Neurosensoriale: quando vi è un danno all'orecchio interno (coclea) o quando il danno va dalla vie nervose (retrococleare) dell'orecchio interno al cervello; 

  • Mista: quando si verifica un'ipoacusia trasmissiva in combinazione con un'ipoacusia neurosensoriale. 

L'IPOACUSIA IN ETA' PEDIATRICA 

In età evolutiva le diverse forme di ipoacusia si distinguono in ereditarie (50%), acquisite (33%) e sconosciute (17%).

Le forme ereditarie a loro volta si distinguono in: 

  • Genetiche (50%) (l'ipoacusia può essere un sintomo di varie sindromi come la sindrome di Down, di Usher, di Teacher Collins ecc.)

  • Non genetiche (l'ipoacusia deriva da infezioni, farmaci ototossici, disordini metabolici ecc.) 

Le forme acquisite invece compaiono dopo la nascita, in qualsiasi momento della vita e sono il risultato di una malattia o di una lesione. Queste possono essere suddivise in: 

  • Perinatali (cause possono essere ipossia, infezioni, prematurità, basso peso alla nascita, iperbilirubinemia ecc.) 

  • Postnatali (cause possono essere infezioni virali, traumi, esposizione al rumore, meningite, otite media ecc.) 

  • Genetiche tardive (che derivano da una ereditarietà progressiva) 

Le ipoacusie in età evolutiva sono responsabili di un mancato e/o alterato sviluppo del linguaggio. Il mancato e/o alterato sviluppo del linguaggio dipende soprattutto dall'entità della perdita uditiva: 

  • Entità lieve: Non rilevante per lo sviluppo del linguaggio; 

  • Entità media: ritardo o disturbo del linguaggio ( vi è una distorsione o la mancata acquisizione di alcuni suoni del linguaggio); 

  • Entità grave: si presenta un grave ritardo o disturbo del linguaggio; 

  • Entità profonda: Assenza di linguaggio 

In relazione all'età di insorgenza ed allo sviluppo del linguaggio possiamo avere una distinzione in: 

  • Sordità prelinguale: comparsa prima dei 18 mesi d'età; 

  • Sordità perilinguale: comparsa tra i 18 ed i 36-72 mesi d'età; 

  • Sordità post-linguale: comparsa dopo i 36-72 mesi. 

Tra queste la condizione più grave è rappresentata dalla sordità prelinguale in quanto impedisce al bambino di sviluppare naturalmente il linguaggio verbale, condizionandone lo sviluppo globale e l'inserimento sociale. Tuttavia, anche la forma post-linguale, in età evolutiva, incide nei rapporti inter-individuali, determinando difficoltà scolastiche e lavorative, limitazioni nelle abitudini socio-culturali e modificazioni del tono dell'umore e del comportamento. 

L'IPOACUSIA NELL'ADULTO

La perdita uditiva negli adulti è determinata da diverse cause. Tra le cause più comuni sono presenti: 

  • Otosclerosi: una patologia che coinvolge l'orecchio medio danneggiando il movimento di uno dei tre ossicini presenti nella catena ossiculare, questa condizione da una sordità trasmissiva; 

  • Timpanosclerosi; 

  • Otiti medie acute o croniche; 

  • Sindrome di Ménière: sindrome che colpisce l'orecchio interno; caratterizzata da sordità, perdita di equilibrio e fischio alle orecchie (acufeni); 

  • Ototossicità: alcuni farmaci usati per risolvere alcune malattie sono dannosi per il sistema uditivo e possono causare perdita uditiva (es. farmaci chemioterapici, antibiotici amminoglicosidici, grandi quantità di acido acetilsalicilico ecc.) 

  • Esposizione prolungata a livelli di rumore elevati; 

  • Neurinoma dell'acustico: una tipologia di carcinoma che causa una perdita uditiva, questa condizione da una sordità neurosensoriale; 

  • Trauma cranico meccanico, questa condizione da una sordità neurosensoriale; 

  • Condizioni degenerative e malformative, queste condizioni determinano una sordità di tipo neurosensoriale; 

  • Alterazioni vascolari che danno una sordità improvvisa; 

  • Presbiacusia: con questo termine ci si riferisce alla perdita uditiva fisiologica che si verifica nell'anziano. In questa condizione vi è una progressiva degenerazione dell'orecchio interno (coclea). La perdita uditiva interessa le alte frequenze e in questi casi si può ricorrere all'utilizzo delle protesi acustiche al fine di amplificare il segnale acustico delle frequenze compromesse. 

L'ipoacusia in età adulta non comporta conseguenze rilevanti a carico del linguaggio, in quanto la perdita uditiva non intacca il patrimonio verbale consolidato della persona, ma subentra la difficoltà al controllo del volume della voce, che tende ad essere innalzato. Il paziente adulto ipoacusico avverte in genere un crescente disagio nella vita quotidiana che lo porta lentamente ad isolarsi, evitando così situazioni di imbarazzo legate a conversazioni che risultano sempre più difficili. 

L'IPOACUSIA E IL LOGOPEDISTA 

Il logopedista, sia in età pediatrica sia in età adulta, svolge un ruolo fondamentale e predittivo nella valutazione e nella presa in carico dei pazienti ipoacusici. Nello specifico, il logopedista effettua la valutazione utilizzando prove strutturate, semi-strutturate e questionari che valutano le abilità percettivo-uditive e comunicativo-linguistiche . Attraverso l'utilizzo di questi strumenti il professionista definisce il bilancio logopedico, indispensabile per la stesura del profilo funzionale del paziente e per stabilire gli obiettivi del trattamento. Il trattamento si basa su quanto emerso dalla valutazione ed è mirato al raggiungimento di obiettivi a breve, medio e lungo termine. Il trattamento abilitativo/riabilitativo è percorso individualizzato e personalizzato sul paziente in base alle sue difficoltà ed esigenze. Nel trattamento in età evolutiva il logopedista accompagna il bambino e la sua famiglia in un percorso educativo che mira a fornire al soggetto tutte le possibili abilità comunicative. Mentre in età adulta il logopedista accompagna il paziente lungo un percorso rieducativo che lo porti a migliorare la competenza comunicativa con un miglior sfruttamento delle abilità uditive e comunicative in genere. 

Come capire se c'è una sordità infantile o adulta?

Ecco alcune domande per aiutarti a capire se tu, una persona a te vicina o il tuo bambino presenta un ipoacusia: 

  • Si dimostra confuso e/o infastidito in situazioni caotiche e/o chiassose? 

  • Fai o fa difficoltà a capire in situazioni chiassose e/o caotiche?

  • Il tuo bambino si gira sempre quando chiamato?

  • Il tuo bambino risponde principalmente a stimoli uditivi molto forti o a suoni familiari, meno a stimoli meno intensi?

  • Quando interagisci/interagisce con una persona ti aiuti/si aiuta per comprendere osservando il labbiale? 

  • Lo sviluppo del linguaggio del tuo bambino sembra più lento e/o impreciso rispetto ai suoi pari? 

La risposta ad una o più di queste domande è sì, allora fissa un appuntamento per approfondire. 

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